Armando Casalini
Forlì 14 Giugno 1833- Roma 12 Settembre 1924
Forlì 14 Giugno 1833- Roma 12 Settembre 1924
Nato in una famiglia povera di Forlì, operaio di idee
repubblicane, fu amico di Pietro Nenni e partecipò alle proteste politiche e
sociali del giugno 1914 culminate nella Settimana rossa. Allo scoppio della
Prima Guerra Mondiale si arruolò come volontario ciclista benché avesse una
malformazione fisica permanente che lo rendeva inabile al servizio militare.
Iniziato nel giugno 1916 alla Massoneria nella loggia "Aurelio
Saffi", subito dopo divenne segretario del Partito Repubblicano, carica
che tenne a partire dal luglio 1916 fino all’aprile del 1920. A seguito della
costituzione dei Fasci di combattimento si avvicinò alle posizioni di
Mussolini: nel 1922 lasciò il partito che aveva guidato fondando
l’organizzazione filofascista e filorepubblicana Unione Mazziniana Nazionale.
Nel 1924, candidato nel cosiddetto listone fascista, fu eletto al Parlamento
per la circoscrizione della Lombardia.
Nominato vicesegretario generale delle Corporazioni
sindacali, fu assassinato in un tram a Roma con tre colpi di rivoltella sotto
gli occhi della figlia Lidia dal carpentiere comunista Giovanni Corvi, che lo
assalì al grido di "Vendetta per Matteotti!".
Ai suoi solenni funerali il 15 settembre 1924 partecipò lo
stesso Benito Mussolini. È sepolto al Cimitero del Verano a Roma.
Alla memoria di Armando Casalini fu intitolata una
prestigiosa società polisportiva bresciana, il Gruppo Sportivo Armando
Casalini.
Il Gruppo Sportivo
Armando Casalini è stata una società polisportiva bresciana fondata nel 1928 e
intitolata al deputato fascista Armando Casalini, assassinato nel 1924. Aveva
sede a Brescia in via Trento n.37 e poi in via Trieste n.10. Comprendeva una
sezione calcistica, una ciclistica, una atletica e una bocciofila.
L'attività principale fu sicuramente quella calcistica: la
squadra bresciana, caratterizzata dalle casacche verdi, utilizzava un campo di
gioco nella zona di porta Trento, in via Montesuello. Nell'ultimo anno di
attività utilizzò invece lo Stadium comunale in alternanza con il Brescia
Calcio.
È stata nel periodo compreso tra le due guerre la seconda
squadra calcistica per importanza della provincia di Brescia. Al tempo erano
famosi gli infuocati derby con la terza società cittadina: la Trivellini,
intitolata all'ex calciatore del Brescia Luigi Trivellini, deceduto nella prima
guerra mondiale.
Nel 1928, primo anno di attività, la Casalini ottenne un
significativo secondo posto nella coppa Sorlini.
Nel 1929 conquistò la coppa Ferrari e l'anno successivo
ottenne il secondo posto nella coppa del Popolo di Brescia.Nel 1931 si piazzò al terzo posto nel campionato provinciale
U.L.I.C. Bresciano e vinse la coppa della Canicola (una "classica"
giocata a 6 giocatori).
Nel 1932 conquistò il titolo Bresciano di 1.a Categoria
U.L.I.C. e lo stesso anno anche il titolo di Campione Lombardo di 1.a Categoria
battendo allo spareggio del 7 agosto 1932 a Milano sul campo del Dopolavoro
Ferroviario 5-1 la Ardita di Busto Arsizio.
Le migliori stagioni furono quelle a partire dal 1936-1937,
quando vinse il campionato Bresciano della Sezione Propaganda e successivamente
si iscrisse in Prima Divisione Lombarda.
La stagione successiva, il 1937-1938, vinse il suo girone
accedendo alle finali, assieme a Como, Bareggio e Codogno. Con il bilancio di
tre vittorie e tre pareggi vinse anche il girone finale e venne promossa in
Serie C con il Como.
In Serie C militò per tre stagioni, dalla stagione 1938-39
alla stagione 1940-41.
Nel primo campionato sfiorò la promozione in Serie B: a sei
giornate dal termine raggiunse la testa della classifica dopo un lungo
inseguimento, mettendo assieme undici partite utili consecutive. Perse lo
scontro diretto con la Cremonese e alla penultima giornata anche quello con la
Falck di Sesto San Giovanni, che la superarono in classifica. La squadra si
piazzò al quarto posto, a soli quattro punti dalla Reggiana poi promossa in
Serie B, suo miglior piazzamento di sempre.
Negli anni successivi continuò a farsi onore piazzandosi al
quinto posto nel 1939-40 e al decimo nel 1940-1941.
La società in crisi finanziaria, in pieno periodo di guerra,
non si iscrisse al campionato di Serie C del 1941-42 e si sciolse
definitivamente nel 1942.
Tra i personaggi principali che fecero parte della società
si ricordano il Comm. Rovetta, il patron della Mille Miglia Renzo Castagneto
(anche presidenti del Brescia Calcio) e i calciatori Bruno Bianchi (92 presenze
in Serie A con il Brescia), Erminio Reggiani (89 presenze in Serie A con il
Brescia), i fratelli Italo Rebuzzi e Pietro Rebuzzi (187 presenze in serie A
tra Brescia, Sampdoria e Pro Patria il primo, 93 il secondo con Brescia, Inter e
Vicenza) e Francesco Lamberti (in A con Venezia e Fiorentina).
L' ANNUNCIO DELL' ASSASSINIO DI ARMANDO CASINI
LA SALMA SUBITO DOPO IL DELITTO
LA BARA VEGLIATA DAI FASCISTI
MUSSOLINI IN VISITA ALLA SALMA - OSPEDALE DI SANTO SPIRITO IN ROMA
I SOLENNI FUNERALI
ROMA, PIAZZA DELL' ESEDRA GREMITA DI POPOLO, LE ESEQUIE
MUSSOLINI E TUTTE LE MAGGIORI AUTORITA' SEGUONO IL FERETRO
Roma, cimitero Monumentale del Verano, la tomba
Folla davanti alla tomba, tra due grandi fasci littori
La folla radunata nel piazzale del Verano, a Roma,
in occasione della commemorazione di Armando Casalini
I famigliari di Armando Casalini, tra cui i figli, davanti alla tomba
Augusto Turati, con i famigliari di Armando Casalini alle spalle,
tiene il discorso di commemorazione
Edmondo Rossoni tiene il discorso di commemorazione di
Armando Casalini in piazzale del Verano a Roma
"POPOLO D' ITALIA "
12 SETTEMBRE 1925
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